Si è svolta venerdì 12 dicembre, presso Palazzo Prodi, la cerimonia di premiazione della III edizione del Premio di laurea in memoria di Andrea Vicenzi, destinato a tesi di laurea magistrale in Scienze Storiche del corso interateneo promosso dalle Università di Trento e Verona.
Il premio è stato istituito per ricordare Andrea Vicenzi, studente UniTrento scomparso prematuramente, e per valorizzare il suo profondo interesse per la storia e per le discipline umanistiche. Anche quest’anno, grazie alla volontà della famiglia e alla collaborazione con l’Ateneo, il riconoscimento ha voluto sostenere giovani studiose e studiosi che si distinguono per qualità della ricerca e rigore metodologico.
A consegnare il premio è stato il professor Emanuele Curzel, docente di Storia medievale, del Cristianesimo e delle Chiese e di Paleografia presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento.
Il premio di 3.000 euro è stato assegnato a Caterina Zanoni, per la tesi dal titolo: "Mi non so, che volè che diga? – L’attività inquisitoriale di fra’ Agapito Ugoni a Venezia (1663–1670)".
Il lavoro si distingue per l’accurata analisi delle pratiche inquisitoriali nella Venezia del secondo Seicento e per la capacità di restituire, attraverso le fonti, le dinamiche sociali, linguistiche e religiose dell’epoca.
La commissione ha inoltre conferito le seguenti menzioni d’onore a tre tesi particolarmente meritevoli:
- a Michele Pio Malcangi, per la tesi "Un’alleanza asimmetrica tra totalitarismi. Le relazioni economiche e finanziarie italo-tedesche negli anni Trenta";
- a Sergio Rolfi, per la tesi "Scrivere a mano nel Cinquecento. Le lettere di Ottaviano Rovereti da Alessandria e Costantinopoli";
- a Francesco Rossi, per la tesi "I cento giorni di Carlo Belli: uno sguardo alle vicende artistiche e culturali italiane dei primi anni Trenta in un inedito dell’epoca".
Le ricerche premiate coprono periodi e temi diversi, ma sono accomunate da un’attenta lettura delle fonti e da una solida impostazione storiografica.
Con questa terza edizione, il Premio Vicenzi rinnova il proprio impegno nel promuovere l’eccellenza nella ricerca storica e nel custodire e mantenere viva l'affettuosa memoria di Andrea, sostenendo nuove generazioni di studiose e studiosi nel loro percorso accademico.